La realizzazione di un altare in terra cruda

La collaborazione nasce dai banchi del corso CQ di Verona.
La condivisione delle esperienze di lavoro e delle conoscenze coinvolge non solo gli edifici per i quali abbiamo approfondito vari aspetti con i nostri colleghi Esperti CQ, ma anche la passione per progetti speciali, attraverso l’utilizzo di materiali particolari.
E’ questa l’esperienza di due nostri colleghi Esperti CQ che hanno collaborato per la costruzione di un’opera unica: non solo murature quindi, ma nientemeno che un altare in terra cruda realizzato su progetto e su misura per la chiesa di Palse a Porcia di Pordenone. La passione per la terra dell’ arch. Sabrina Gentilin e l’impresa di costruzioni del collega P. Ind. Mario Biscontin insieme, hanno dato vita un progetto particolare, ricco di significati profondi e soprattutto costruito in terra, attraverso la tecnica del pisé. La progettazione comprende la realizzazione anche dei complementi d’arredo a corredo dell’opera.
Il lavoro è stato realizzato utilizzando le terre di scavo del luogo dove sarà collocato l’altare; l’opera sarà esposta presso la Fiera Koinè, il salone internazionale del Settore Religioso, che si terrà a Vicenza dal 16 al 18 febbraio 2019. Sarà questa l’occasione per ammirare dal vivo un manufatto tanto particolare e comprendere il valore estetico di questa tecnica costruttiva.

 

 


Estratto:
La terra e l’ altare
La terra è nostra madre e …. come frutto della terra e del lavoro dell’uomo… (offertorio) l’opera di un altare ci è da subito sembrata carica di un significato straordinario, che può essere in grado di spiegare quella sintesi del mistero di Cristo, il Signore che scende dal cielo e giunge sulla terra. L’azione del Creatore e l’opera dell’uomo lavorano in stretta connessione, l’uno con l’altro. La terra è un sicuramente materiale spoglio, povero, che sembra non richiamare nessun segno di arte; tuttavia la terra è anche una materia fertile, e duttile. Dal punto di vista artistico è proprio la sua sobrietà opportunamente lavorata dall’uomo, che la porta ad assumere un alto valore estetico. La terra battuta è infatti semplice, umile, ma nello stesso tempo è anche familiare: San Francesco parla di nostra matre terra. Essa perciò è in grado di ricordare l’unione tra Dio e gli uomini.

arch. Sabrina Gentilin – Esperto CQ

 

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