#espertiCQ: nodo parete perimetrale

PARETE PERIMETRALE A CASSETTA ROVESCIA

 Il modo migliore per isolare un fabbricato è, come ormai noto, apporre uno strato di isolante nella parte esterna in modo tale da ridurre a monte i ponti termici generati da pilastri.
La realizzazione poi, di una controparete esterna, risolve il problema legato ai ponti termici generati dai bancali che vengono installati direttamente sulla fodera esterna.

Vediamo nel dettaglio come procedere alla realizzazione di una parete perimetrale a cassetta rovescia:

Come prima cosa avremmo ben cura di isolare ulteriormente il nostro pilastro in cemento armato, in quanto in posizioni delicate come gli angoli l’isolante esterno può non essere abbastanza.

Nel nostro caso abbiamo optato per una fibra di legno mineralizzata la quale consente anche la posa dell’intonaco senza grossi problemi. Nella posa dell’isolante in fibra sarà nostra accortezza verificare che l’attacco a terra venga fatto con pannelli in EPS al fine di evitare il contatto diretto con un’eventuale parte umida.

E’ interessante ricordare che che in commercio esistono dei casseri a perdere coibenti accoppiatti con fibra di legno minerallizata ed EPS, i quali riducono di gran lunga i tempi di posa.

Una volta stesa la muratura in cotto (con l’accortezza del primo corso come già visto nelle scorse schede) verrà posato l’isolante in intercapedine applicato con colle e rasanti (per i primi 50cm con prodotto impermeabilizzante).

Infine poseremo la muratura porizzata esterna magari con delle staffe in resina o inox  per ancorarla alla strutturura principale senza creare punti di dispersione.

I vantaggi di questo tipo di muratura sono molteplici, oltre a garantire un’elevata prestazione nel regime invernale, grazie alla massa dei laterizi garantisce un’ottimo isolamento estivo dovuto appunto all’inerzia termica generata dal pacchetto, anche utilizzando in intercapedite un EPS.

 

Geom. Matteo Xamo

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