Ponti termici e muffa: una storia infinità?

Prosegue la nuova rubrica “da Domande a Sapere”.

Serie di articoli pensati per raccogliere e rispondere alle domande che abbiamo ricevuto da tuoi colleghi, professionisti e costruttori, che incontriamo nei corsi e convegni.


In questo articolo parleremo di:

In particolare approfondiremo interrogativi come:

– Cosa sono i ponti termici?

– Perché le muffe si formano negli angoli?

– Risolvere i ponti termici. Alcune soluzioni.

 

 

La domanda di oggi: 

Un ponte termico può essere geometrico, ovvero un angolo con muratura uniforme senza pilastro? Perché le muffe si riscontrano in maggioranza negli angoli?

Formazione di muffe interne ad un appartamento.

 

 

La progettazione dell’involucro è determinate per evitare queste conseguenze, e non solo. Nello scorso articolo abbiamo anticipato un tema molto importante: la necessarietà della progettazione esecutiva.

Ma torniamo a noi…

Cosa sono i ponti termici?

I ponti termici sono zone dell’edificio dove varia la resistenza termica* dell’involucro. Questa variazione tipicamente è in diminuzione ovvero: minore resistenza termica à maggiori dispersioni di calore.

*Resistenza termica: possiamo immaginarla come il contrasto che il nostro involucro esercita per evitare che il calore lo attraversi. Valori bassi poca resistenza, valori alti elevata resistenza.

Possiamo riconoscere tre diverse tipologie di ponte termico:

Ponte termico geometrico. La variazione della trasmissione di calore è data dalla differenza tra superficie interna ed esterna. Per esempio gli angoli di un fabbricato.

Ponte termico strutturale. La variazione della resistenza termica deriva da una diversità di materiale, di stratigrafia. Per esempio in prossimità di pilastri in calcestruzzo in strutture a telaio.

Ponte termico geometrico e strutturale. Il più ostico; la somma di entrambe le tipologie. Per esempio il pilastro in angolo.

 

 

Capire cosa sono i ponti termici e identificarli è solo il primo passo.

Per risolverli, o per mitigarne gli effetti, è importante progettare in modo integrato l’edificio, coordinandosi con le diverse figure coinvolte, per individuare le soluzioni migliori.

Tipicamente gli angoli, gli attacchi a terra, gli sbalzi, ecc. sono i punti maggiormente critici.

Dalla maggiore dispersione di calore che si verifica in questi punti ne consegue una minore temperatura superficiale.

Temperature superficiali basse e umidità interna alta sono i fattori che, una volta combinati, possono portare alla formazione delle muffe. Ad incentivare il fenomeno delle muffe spesso una ventilazione scarsa, perché l’utente magari è solito ad aprire poco o per nulla le finestre.


Alcuni accorgimenti per risolvere, o mitigare, i ponti termici.

L’unica soluzione per eliminare l’impatto e le possibili conseguenze dei ponti termici è isolare il fabbricato.

In questo modo aumenterà la resistenza termica, si ridurrà la dispersione del calore e le temperature interne in queste zone saranno fuori dalla “zona di pericolo” formazione muffa.

Attenzione però: anche un edificio isolato correttamente necessita di una corretta ventilazione dei locali, in modo manuale o meccanico, per smaltire l’umidità.

Diverse sono le tecniche di isolamento, principalmente possiamo isolare dall’esterno o dall’interno.

Isolamento a cappotto esterno. Utilizzato sia per le nuove costruzioni sia per le ristrutturazioni. Nel primo caso sarà più facile eliminare i ponti termici grazie a possibili soluzioni tecniche sviluppate da aziende e costruttori e consolidate negli, si pensi per esempio ai disgiuntori strutturali degli aggetti.

Nelle ristrutturazioni è più complesso risolverli, in alcuni si può arrivare ad una sola mitigazione.

In questo caso si può pensare di abbinare al cappotto esterno degli interventi interni, come risolvi di isolante ad “elle” eseguiti con materiali igroscopici.

Mitigazione del ponte termico con un isolamento interno ad “elle” nel punto critico. Esternamente è stato realizzato un cappotto, la criticità della zona era determinata dalla presenza di una soletta a sbalzo di un balcone. 

 

 

Isolamento dall’interno. Utilizzato molto spesso per le ristrutturazioni o in abbinata ad isolamenti dall’esterno.

Spostare l’isolante all’interno comporta una più accurata valutazione del comportamento igrometrico della stratigrafia e delle operatività di cantiere.

Isolando dall’interno la porzione di muro prima dell’isolante rimane fredda perché il calore viene trattenuto dall’isolante. È facile in queste condizioni la formazione di condensa interstiziale.

In questi casi si può optare per l’utilizzo di materiali igroscopici oppure di stratigrafie che prevedono l’installazione di una barriera a vapore sul lato caldo dell’isolate.

Attenzione però agli impianti!!

Quando si isola dall’interno i ponti termici è possibile risolverli o mitigarli ricorrendo al principio della sovrapposizione.

Isolamento dall’interno con schiuma minerale. A soffitto è stato risvoltato l’isolante per 1 metro circa per mitigare il ponte termico. (principio della sovrapposizione)

 

 

Utilizzato molto spesso per le ristrutturazioni o in abbinata ad isolamenti dall’esterno.

Altra strada possibile è l’isolamento in intercapedine   che prevede l’insuflagio di materiale isolante in questo un’intercapedine di aria, tipicamente presente in alcune partizioni esterne di edifici datati.

In questo caso da valutare attentamente la presenza di eventuali interruzioni dell’isolante dovute alla presenza di elementi strutturali interni al paramento murario.

Riassumendo, i fattori principali che portano allo sviluppo di muffa quindi sono:

  • l’isolamento termico insufficiente,
  • la presenza di un’eccessiva umidità
  • una scarsa ventilazione dell’ambiente.

In ultimo, in caso di punti critici o per una maggior tutela, può essere interessante valutare l’utilizzo di pitture antibatteriche e antibiotiche. Studiate appositamente con una composizione chimica che ostacola la formazione di alcune tipologie di muffe.

 


Da Domande a Sapere

La nuova rubrica che trascrive e risponde alle domande di tuoi colleghi professionisti e costruttori.

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