Muffa: come risanare le pareti di casa

L’intervento riguarda le pareti di un appartamento di un condominio costruito nel 1960 con presenza di muffa sulla superficie interna dell’abitazione venutasi ad accentuare dopo la sostituzione dei serramenti esistenti con serramenti nuovi ad alta tenuta all’aria.

La volontà del cliente era quella di eseguire un intervento solo sulle pareti dell’appartamento interessate dalla presenza di muffe, escludendo, visto il contesto edilizio, interventi dall’esterno.

Pertanto sono intervenuto dall’interno, effettuando un isolamento delle pareti interessate con l’applicazione di un pannello in silicato di calcio microporoso di spessore pari a 3 cm., con permeabilità al vapore pari a µ=7, altamente igroscopico, con la capacità di assorbimento di umidità pari a 2,5 volte il proprio peso avente anche caratteristiche isolanti avendo  λ =0,053 W/mK. Il pannello scelto è in grado di accumulare  e distribuire il carico di umidità nell’ambiente favorendo il mantenimento delle condizioni di umidità relativa ideali. Inoltre, con il suo ph fortemente basico, sottrae alle muffe il substrato indispensabile per la loro diffusione. Si è proceduto prima di tutto a togliere la pittura e l’intonaco esistenti e ad eseguire un ciclo con un prodotto alghicida per eliminare eventuali spore di muffe presenti.

Successivamente si è applicato un nastro espansivo di desolidarizzazione tra il pavimento in corrispondenza di dove appoggeranno i pannelli.

Si è poi proceduto all’applicazione dei pannelli andando a ricoprire tutta la superficie interna con apposito collante/rasante specifico andandoli a premere contro il supporto. I pannelli vanno posati in modo sfalsato, senza giunti incrociati. La sfalsatura deve essere pari come minimo a 1/4 della lunghezza del pannello. Dopo 2 ore dall’applicazione si può già procedere all’applicazione della rete di armatura per impedire la formazione di fessure superficiali. Si è poi eseguita un’altra mano di collante/rasante e poi applicata la pittura per interni traspirante ai silicati.

L’applicazione dei pannelli è stata fatta sia sulla muratura, sia sui contorni finestre dove la muffa era particolarmente intensa per la presenza del ponte termico in corrispondenza del nodo finestra-muratura. Il pannello è stato applicato anche nelle nicchie sottofinestra per effettuare un isolamento termico in quelle porzioni dove sono installati i termosifoni per ridurre la quantità di calore uscente verso l’esterno.

L’intervento di isolamento dall’interno però non elimina i ponti termici in corrispondenza dei solai. Pertanto nel giunto parete perimetrale-solaio del soffitto è stato applicato un accessorio cuneiforme anch’esso in silicato di calcio idrato per attenuare l’influsso del ponte termico, innalzando la temperatura superficiale in quel punto per avere condizioni non più favorevoli alla proliferazione di funghi e muffe.

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Ad intervento eseguito, si è potuto riscontrare, a parità di ore di accensione dell’impianto pre-intervento, un innalzamento della temperatura in quella stanza pari a 2 °C rispetto alla situazione pre-intervento.

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Inoltre, ho consigliato al cliente di effettuare un’idonea ventilazione dei locali per mantenere le condizioni di temperatura per lo più omogenee all’interno dell’appartamento intorno ai 20°C e al 65% di umidità relativa interna.

 

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Ing. Massimiliano Zanardi

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